I quotidiani il Centro e la Città di Salerno non fanno più parte del Gruppo Espresso. Lo ha reso noto lo stesso gruppo editoriale con un comunicato nel quale precisa che «sono stati definiti gli accordi per le cessioni dei quotidiani». La nuova editrice de il Centro farà capo agli imprenditori Luigi Pierangeli, Cristiano Artoni, Alberto Leonardis e Luigi Palmerini; la nuova editrice de la Città di Salerno farà invece capo alla società So.Ge.P.Im Srl, holding della famiglia Lombardi-Scarlato.
«Le operazioni – spiega il Gruppo Espresso – si inseriscono nel piano di deconsolidamento teso a garantire il rispetto delle soglie di tiratura previste dalla normativa in vigore, nella prospettiva della futura integrazione con la Stampa ed Il Secolo XIX. Il passaggio avrà efficacia, una volta esperite le procedure previste dalla legge e dai contratti collettivi, entro il 31 ottobre 2016».
Una notizia che «conferma che i timori legati all’operazione di fusione con il gruppo Itedi, editore della Stampa e del Secolo XIX, non erano infondati», commenta il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso, nello schierarsi al fianco dei giornalisti delle testate locali del gruppo.
«La Fnsi – prosegue Lorusso – ritiene indispensabile avviare fin da subito un confronto con l’azienda sul piano industriale, del quale non si conoscono ancora i contenuti, oltre che sulle strategie di sviluppo e di rilancio delle singole testate e dell’occupazione. Non è infatti accettabile che le economie di scala connesse alle operazioni di aggregazione in atto nel settore editoriale, delle quali quella fra il gruppo L’Espresso e il gruppo Itedi è sicuramente la più rilevante, si traducano in tagli all’occupazione e nella riduzione del pluralismo dell’informazione e dell’autonomia delle singole testate».
La Fnsi incontrerà i Comitati di redazione delle testate del gruppo L’Espresso-Finegil, insieme con le Associazioni regionali di stampa interessate, nella giornata di martedì 13 settembre. E nel frattempo, ha già inviato una richiesta di incontro al gruppo L’Espresso, ribadendo il proprio impegno «ad assistere i colleghi del Centro e della Città – conclude il segretario Lorusso – affinché i passaggi di proprietà delle testate avvengano nel pieno rispetto dei diritti dei lavoratori previsti dall’articolo 2112 del codice civile e dell’articolo 30 del contratto nazionale di lavoro giornalistico».
Intanto i giornalisti del gruppo Finegil, la società dei quotidiani locali dell’ingegner De Benedetti, hanno risposto all’annuncio dell’azienda mobilitandosi e proclamando immediatamente due giorni di sciopero: oggi, mercoledì 7 settembre, e domani giovedì 8 settembre.
«I colleghi di Pescara e di Salerno – scrivono i giornalisti Finegil in una nota – sono stati informati oggi, con modalità inusuali e inaccettabili, in una videoconferenza, che le loro testate sono state vendute e che quindi, dal 31 ottobre, non saranno più all’interno del gruppo Espresso. Di fatto il gruppo ha scelto di abbandonare il centro-sud e di smantellare il patrimonio di giornali locali che in questi anni di crisi ha dimostrato di essere il cuore e la cassaforte dell’intero gruppo, a sostegno anche dei colossi come Repubblica. Tutto questo nonostante i Cdr del Coordinamento Finegil avessero espressamente chiesto all’editore di non percorrere facili soluzioni di questo tipo, e di evitare lo smembramento di un gruppo composto da 18 testate, un patrimonio unico in tutto il panorama editoriale del Paese che, così, inizia a perdere consistenza. L’editore nell’ultimo incontro aveva rassicurato i Cdr sul fatto che ogni sforzo in questa direzione sarebbe stato fatto: oggi, invece, comunica la cessione di due testate e che questo processo proseguirà nei prossimi mesi».
I Cdr del Coordinamento Finegil, nell’esprimere solidarietà ai colleghi interessati, manifestano poi grandissima preoccupazione per il futuro dei colleghi che lavorano nelle due testate di Pescara e Salerno e di tutto il gruppo editoriale. «Chiediamo – conclude la nota – che venga illustrato quale piano industriale soggiace al progetto di fusione che, si sapeva dall’inizio, imponeva un ridimensionamento del numero delle copie. E che venga illustrato nei modi, nei luoghi e nei tempi opportuni, non certo in video conferenza ma con una convocazione urgente del coordinamento dei Cdr».
Immediata la reazione dei colleghi dei due quotidiani coinvolti, che – sostenuti da Ordini e Associazioni regionali di stampa – hanno subito proclamato lo stato di agitazione.
Qui il link al comunicato del Coordinamento dei Cdr del gruppo Finegil.
Qui il link al comunicato dei giornalisti de “la Città” di Salerno.
Qui il link al comunicato del Cdr e della Rsu del quotidiano “Il Centro”.
Editoria: Ordine Campania e Sugc con i giornalisti della Città di Salerno
Ordine dei giornalisti della Campania e Sindacato unitario Sugc sono “al fianco dei giornalisti del gruppo Espresso-Finegil in sciopero” ed “esprimono una forte preoccupazione per la vendita dei quotidiani la Città di Salerno e il Centro di Pescara, due giornali-modello dell’informazione ceduti senza una preventiva informativa e senza il coinvolgimento dei giornalisti”. Ordine regionale e sindacato della Campania “vigileranno costantemente sull’attività delle nuove proprietà che dovranno garantire l’autonomia delle testate, i posti di lavoro a redattori e collaboratori e il pieno rispetto del contratto giornalistico”. (Ansa – Napoli, 7 settembre 2016)
Editoria: Pallotta (Odg Abruzzo), subito incontro su organico
“Quello che avevamo paventato si è realizzato. Il Gruppo Espresso vende ‘il Centro’ senza alcun coinvolgimento del corpo redazionale, smentendo fino all’altro giorno la possibilità di vendita del quotidiano”. Così il presidente dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo, Stefano Pallotta, in merito all’annuncio dell’avvenuta cessione del quotidiano d’Abruzzo, ‘il Centro’, a una cordata di imprenditori, tra cui Luigi Pierangeli, che è anche editore dell’emittente regionale Rete8 e proprietario di cliniche private.
“Siamo vicini alla protesta dei redattori e dei collaboratori de ‘il Centro’ e auspichiamo immediatamente – ha proseguito Pallotta – un incontro con la nuova società editrice di cui fanno parte imprenditori, che nel campo hanno una pluriennale esperienza, per verificare le intenzioni editoriali ed anche l’intangibilità dell’attuale organico del giornale”. (Ansa, Pescara 7 settembre 2016)