Aran, Federazione nazionale della Stampa italiana e Confederazioni sindacali rappresentative dei comparti di contrattazione della Pubblica amministrazione hanno sottoscritto oggi, giovedì 7 aprile 2022, il testo definitivo dell’Accordo per la specifica regolazione di raccordo del personale profili informazione della PA.
Ad apporre la firma sono stati il presidente dell’Aran, Antonio Naddeo, il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso e i rappresentanti delle sigle sindacali della Pubblica amministrazione.
Dopo il parere favorevole da parte del Consiglio dei ministri, lo scorso 10 marzo, all’ipotesi di accordo raggiunta dalle parti il 5 maggio 2021, e dopo il via libera della Corte dei conti, con la firma di oggi il testo, che resta invariato, diviene definitivamente efficace. Entrerà in vigore l’8 aprile 2022.
L’accordo riguarda il personale dipendente dalle Amministrazioni ricomprese nei comparti di contrattazione collettiva di cui al Contratto collettivo nazionale quadro del 13 luglio 2016 che svolge attività di informazione ai sensi della legge 150/2000 inquadrato nei profili professionali appositamente istituiti dai contratti di comparto del triennio 2016-2018.
L’intesa consente l’inquadramento dei giornalisti che saranno assunti nei quattro comparti del settore pubblico (funzioni centrali, funzioni locali, sanità, istruzione e ricerca) salvaguardando le posizioni di lavoro dei colleghi assunti prima del 2018 con contratto di lavoro Fieg-Fnsi e ai quali, in seguito ad alcune pronunce della Corte costituzionale, non era più applicabile il contratto di lavoro dei giornalisti.
Ai fini del reinquadramento, il testo individua le confluenze del personale tenendo conto delle qualifiche del contratto di lavoro giornalistico e delle aree o categorie del contratto di riferimento e riconosce un assegno ad personam con i relativi criteri di riassorbibilità.
Confermata anche la possibilità di aderire a Casagit Salute e ribaditi, infine, il diritto insopprimibile del giornalista alla libertà di informazione e di critica, il dovere di rettifica e l’obbligo inderogabile al rispetto della verità sostanziale dei fatti.
PER APPROFONDIRE
Allegata di seguito la circolare esplicativa del direttore della Fnsi, Tommaso Daquanno, inviata alle Associazioni Regionali di Stampa e alla Giunta esecutiva.